Le “Parole” di Daniele Del Giudice


Il mio amico editore Michele Toniolo, fondatore, direttore, editor della sua Amos Edizioni, ha pubblicato questo prezioso e splendido libro di Daniele Del Giudice, Parole, che contiene tre brevi ma fondamentali testi intitolati Io, Novità, Limite. Ogni testo è separato da riproduzioni di opere dell’artista veneziano Luigi Gardenal, realizzate per l’occasione con stampa xilografica da relitto, canneti della laguna, sabbia, collage di antichi testi arabi e italiani. Meglio però dirlo subito: questa magnifica pubblicazione (che per me ha un valore inestimabile) è stata stampata in 200 copie numerate (a me è capitata la 25) ed è fuori commercio. Così come sono fuori commercio i 20 cofanetti che contengono il libro e un mirifico dittico – nonostante il formato – del maestro Gardenal, che è come un secondo volume, dello stesso formato di Parole. Un secondo libro che racconta storie in due sole pagine. Daniele sarebbe stato contento di questo libro, e credo ci avrebbe raccontato qualcosa, quando ci fossimo visti, attorno a questa ricorrenza continua del numero 2, ne avremmo parlato e sicuramente anche riso, perché lui ne aveva sempre, di trovate comiche, e a un certo punto avremmo nominato anche il maestro delle coincidenze, degli equivoci senza importanza, il nostro amico Antonio Tabucchi. Due, anche loro, gli autori tema della mia tesi, trent’anni fa esatti, i miei due maestri. Il libro è stato pubblicato in occasione della prima edizione del Premio Internazionale Amos per la Cultura, attribuito a Daniele Del Giudice con questa motivazione: «La prosa di Daniele Del Giudice integra progresso scientifico e innovazione tecnologica in una narrazione nuova delle relazioni e dei sentimenti dell’uomo. La sua opera fa esperienza della distanza intima che esiste tra esteriorità e interiorità, tra gesto e spazio, tra paesaggio e cultura, tra luce e materia, tra le cose e l’io, tra la persona e il suo sentire, in un incrocio originale di linguaggio e realtà, di conoscenza e risonanza umana, di esattezza e responsabilità morale dello scrittore».

Chi mi conosce e conosce i miei libri, sa quanto io rifugga dagli aggettivi. Ma tutti quelli presenti su questo post sono stati scelti con cura. Grazie Michele per questo prezioso regalo che non fai solo a me, ma a chiunque abbia incrociato anche una sola pagina di questo grande scrittore e amico.