Lidovagando (3). Julie e il pipistrello. 

Taccuino da Venezia72. 

  

La sera prima, proprio sopra le teste di Julie Delpy e di Danny Boom (i due seduti nella foto), svolazzava un pipistrello. Come abbia potuto eludere il filtro delle attente maschere della Biennale, difficile immaginarlo. Fatto sta che se n’è andato su e giù davanti allo schermo, con il suo volo intermittente, per tutta la parte finale del bellissimo documentario Winter on Fire, girato a Kiev, nei giorni degli scontri in Piazza Maidan, scatenando un – pur vago – panico fra alcuni – alcune, in particolare – fra i presenti. La sera dopo, il pipistrello era sparito e Julie Delpy non aveva nulla da temere per la sua nota capigliatura bionda. Chissà però che svolazzo avrebbe fatto nel momento in cui avesse ascoltato l’attrice e regista della divertente commedia Lolo, rispondere in questo modo alla domanda su come mai avesse scelto Danny Boom quale protagonista del film: «Per prima cosa abbiamo scopato. Scelgo sempre così gli attori dei miei film». Forse scherzava, già, ma chissà che svolazzo avrebbe fatto il pipistrello.