Depardieu disparu
Avevo scritto questa cosa, giorni fa. Poi ho dimenticato di pubblicarla. Lo faccio ora.
È uscito oggi, mercoledì 16 gennaio 2013, in tutte le edicole francesi il nuovo numero del settimanale Les Inrockuptibles. Lo compro da più di dieci anni. È la mia rivista ideale: attaulità, reportage, musica, politica, letteratura, cinema, arte. Un settimanale che in Italia sarebbe del tutto improponibile. Non lo comprerebbe quasi nessuno. Questo nuovo numero è destinato a fare scandalo. La sua copertina, soprattutto, che vedete qui sotto. Tutti avete sentito parlare del caso Depardieu, il grande attore francese che, per evitare le tasse che il governo socialista francese vorrebbe riscuotere dai super ricchi, ha prima chiesto la nazionalità belga, poi quella russa, che ha ottenuto. Per la redazione di Les Inrocks, la scelta di Depardieu equivale alla sua morte. Il Depardieu francese non esiste più. Già ieri sera, su twitter, quando la copertina ha incominciato a girare, sono iniziati i dubbi, le polemiche. Soprattutto, è bene sottolinearlo, fra noi italiani. “Esagerati” è stata la reazione più ricorrente. Io direi invece “coraggiosi”, così come fu coraggiosa la scelta di Liberation, il 10 settembre 2012, di dedicare la Une, la prima pagina, a quell’altro riccone che ha chiesto a sua volta la cittadinanza belga, Bernard Arnault, uno degli uomini più ricchi di Francia. Cittadinanza che peraltro gli è stata negata.
