Impassibili e maledette, in libreria
Dal comunicato stampa della casa editrice Limina.
È in arrivo in tutte le librerie Impassibili e maledette. Le invenzioni di Andrea Pirlo. Il libro nato dalla brillantissima penna di Roberto Ferrucci, ed edito da Limina.
Più che una biografia sul fuoriclasse del Milan e della Nazionale campione del mondo, si tratta di un atto d’amore verso l’estetica del calcio e uno dei suoi interpreti più puri.
Silenzioso, discreto, fedele. Genio e regolatezza. Mai sopra le righe, Andrea Pirlo è un campione atipico, lontano dagli eccessi e dalla mondanità che caratterizzano la vita di gran parte dei suoi colleghi. Di lui Marcello Lippi ha detto: «Pirlo è un leader silenzioso: parla coi piedi». Perché Andrea Pirlo è un leader vero, ha il carisma e la sicurezza del campione e classe da vendere. E da vero leader non ha bisogno di ostentarle. Andrea Pirlo è un architetto, più che un artista. Uno di quegli architetti precisi ed essenziali, le cui opere sono talmente perfette, talmente coerenti al paesaggio, da passare quasi inosservate. Di uno come Pirlo ci si accorge soprattutto quando non c’è, quando non gioca. Perché lui è fondamentale anche quando è fuori forma. Una sfortunata realtà, di cui si è dovuto accorgere anche Marcello Lippi, nell’infausto giorno dell’eliminazione degli azzurri contro la Slovacchia al mondiale sudafricano. Quando Andrea, seppur reduce da un infortunio, in mezz’ora di calcio vibrante, ha saputo rianimare il gioco di una Nazionale morente. Riaccendendo le speranze di un intero Paese, con quel suo calcio degno di un “Brunelleschi”, fatto più di geometrie che di pura fantasia.
Così, tra le righe, Roberto Ferrucci ripercorre le tappe del proprio immaginario, alla ricerca della bellezza del calcio, quella nascosta dietro ad un mondo impazzito. Un viaggio messo assieme strato per strato, senza un ordine, in modo incongruo, incoerente.
Perché l’immaginario è anarchico, come la passione.
L’autore
Roberto Ferrucci è nato a Venezia nel 1960. Ha pubblicato i romanzi Terra rossa (Transeuropa, 1993) e Cosa cambia (Marsilio, 2007) e le raccolte di reportages Giocando a pallone sull’acqua (Marsilio, 1999) e Andate e ritorni (Amos edizioni, 2003). Vive a due passi dallo stadio più antico (e bello, insiste lui) d’Italia: il «Pierluigi Penzo» di Sant’Elena. Insegna scrittura creativa all’Università di Padova.