Dei tg da quattro saldi

Che paese è ormai diventata, l’Italia? E poi, quanti di voi se ne sono resi conto? Oppure l’idifferenza, l’atrofia dei vostri, nostri, cervelli è ormai adeguata alla piattezza televisiva che è ormai il vero termometro dello stato delle cose di questo paese? Abbiamo voltato pagina e il 2009 si apre se possibile in modo ancora più squallido. A Gaza è in atto un genocidio e noi, i nostri tg, non parliamo che dei saldi, delle svendite. Ma del resto è vero, da molti anni, ormai, è in atto la svendita delle nostre intelligenze. Accettiamo tutto. In particolar modo sembriamo felici di essere trattati da stupidi. Il dittatorello di Arcore dice, dal basso della sua pochezza intellettuale e morale, che per vincere la crisi bisogna spendere, ed ecco che i direttori di tutti i tg, i giornalisti di ogni redazione, sono pronti a eseguire gli ordini. E noi, cretini, pure, tutti – tanti, troppi – in coda davanti ai negozi. Così, mentre Gaza è prima bombardata dagli aerei, poi invasa dai carri armati, noi assistiamo a decine di minuti di servizi sui saldi da ogni città, con interviste idiote, risposte sceme. La disinformazione ha in questi giorni la sua apoteosi. Ieri il Tg2, non contento, ha spedito un’inviata a Madrid per raccontarci le svendite in Spagna. Sì. I saldi a Madrid, sono andati a raccontare. Siamo un paese ridicolo. Siamo ridicoli, indifferenti, stupidi. Tutto ciò dovrebbe indignarci, perché questo tipo di informazione è un insulto alla nostra intelligenza. Ma le intelligenze, dicevo, le abbiamo svendute da anni a Mediaset, che le ha frullate insieme a tronisti, veline, striscelenotizie, e tutte quelle schifezze che ci piacciono, che nutrono ciò che resta di qualche neurone stanco. A quei pochi che non si rassegnano, non resta che assistere attoniti allo spettacolo dello scempio in atto. Inermi, perché – ripetono tutti in coro, in alto e in basso, a destra e sinistra – non è più tempo di rivoluzioni. Già. Vero. Peccato perché, ormai, solo una rivolta delle anime potrebbe, forse, salvarci.