Film, scritture, letture

Uscito sabato scorso su il Venezia Epolis.

Sfogli i giornali e ce ne sarebbero di argomenti, anche se poi il tema che ormai da anni sembra l’unico capace di solleticare le meningi di tutti è sempre e solo Cogne. Giri le pagine e sono a decine gli argomenti che invece dovrebbero toccare l’anima, smuovere i sentimenti. Fuori piove. Poi qualche spiraglio di sole e di nuovo pioggia. A volte basta una passeggiata per trovarla, l’idea, il tema di cui occuparsi su queste righe. Ma fuori piove e gli argomenti sono troppi e per la gente c’è sempre e solo Cogne e io non ci voglio più scrivere, di Cogne. A Cannes, intanto, non si parla che di cinema italiano, di Gomorra e di Andreotti e qualcuno si lamenta a voce alta, perché i film di Garrone e Sorrentino danno un’immagine negativa dell’Italia, non fosse poi che è quella, oggi, l’immagine dell’Italia e i due registi sono stati capaci di coglierla, di raccontarla, di mostrarla. E ora sono candidati alla Palma d’Oro. Magari non la vinceranno, ma erano anni che il nostro cinema non coglieva di sorpresa pubblico e critica come questa volta. E non si tratta di commedia all’italiana ma, piuttosto – finalmente – si parla di Rossellini e di Germi, maestri riconosciuti del cinema di sempre che il nostro paese seppero raccontarlo e mostrarlo al mondo. Ora pare stia accadendo di nuovo. Fuori è uscito il sole, forse in riva un’idea la trovo. Che cosa c’è meglio del sole dopo una giornata di pioggia? Taccuino, matita e portatile, un tè verde, la gente che spunta dalle case a cercare l’ampio respiro della sera che appena appena si accenna. I giornali a casa, solo la memoria sollecitata a trovare le parole per il “cosa cambia” di oggi. Oggi a Cannes toccava anche a Wim Wenders. Un film girato a Palermo. Chissà come sarà la città siciliana raccontata dal regista di Paris,Texas, mostrata come solo lui sa fare, un maestro del cinema che non ha perduto la capacità geniale di far vedere ma che sembra avere smarrito da un po’ la via della narrazione. O della non-narrazione talmente ostentata dei suoi primi film che diventava sua malgrado racconto di un’epoca. Il sole cala, ai tavolini del bar i veneziani sono all’aperitivo, così come i pochi turisti che arrivano fino a quest’angolo di Venezia. Il tramonto si approssima e io un’idea per l’argomento di oggi mica so se alla fine l’ho trovata. Ma forse, oggi, non serviva.