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“Roberto Ferrucci chi è?”, si domandò Sabina Ciuffini nel film Sabina e i ’70…
Roberto Ferrucci è nato a Venezia (Marghera) nel 1960. Nel 1993 ha pubblicato il suo primo romanzo Terra rossa (Transeuropa). Nel settembre del 1999 da Marsilio è uscito il libro Giocando a pallone sull’acqua (Premio Speciale Coni Letteratura 2000; Premio Selezione Bancarella 2000). Nel 2003 l’editore veneziano Amos pubblica Andate e ritorni, scorribande a nordest, racconti di viaggio in Vespa attraverso il nordest, finalista al Premio Settembrini 2004. Ha curato per Marsilio il libro Pane e tulipani, sul film omonimo di Silvio Soldini. Di quel film ha contribuito a scegliere i luoghi di Venezia in cui è stato girato. È il traduttore italiano di Patrick Deville e di Jean-Philippe Toussaint. Di quest’ultimo ha tradotto La televisione (Einaudi, 2001), Fare l’amore (Nottetempo edizioni, 2003), Mes bureaux, luoghi dove scrivo (Amos Edizioni, 2005), La malinconia di Zidane (Casagrande, 2007) e il romanzo Fuggire (Fandango, 2007). Di Patrick Deville ha tradotto il romanzo Equatoria per la casa editrice Galaad e Peste & colera, per le edizioni e/o. Per Rai Radio3 ha scritto insieme a Romolo Bugaro Verdesche, radiodramma diretto da Alessandro di Robilant e interpretato da Cochi Ponzoni, andato in onda nel 2003. Dal 2002 insegna Scrittura Creativa alla Facoltà di Lettere dell’Università di Padova e tiene corsi di scrittura in vari altri luoghi, fra cui uno, quattro moduli l’anno, dal 2011 a Parigi.
Dal febbraio del 2014 dirige, per la casa editrice Terra Ferma, la collana di libri digitali Collirio, che pubblica libri fuori catalogo o testi inediti di vario formato e varia provenienza.
Dal 1992 al 1998 ha lavorato come autore e regista per Tele Capodistria, dove ha ideato e diretto le trasmissioni Achtung Baby! (settimanale di cultura giovanile andato in onda per 153 settimane consecutive) e Il piacere degli occhi. Ha diretto videoclip di Franco Battiato, Pitura Freska, Garbo e ha girato due videoritratti: su enrico ghezzi (minuscolo, perché lui vuole così) e Sabina Ciuffini (Sabina e i ’70).
Dal 2003 al 2006 ha fatto parte del direttivo del Trieste Film Festival, oggi del comitato scientifico. Ha scritto per anni di sport e letteratura su il manifesto, L’Unità e Liberazione. Ha collaborato a Tuttosport (scrivendo di letteratura e di cinema), oltre che alle riviste letterarie Leggere, Nuovi Argomenti e Linea d’ombra. Dal 1989 al 1999 e dal 2001 al 2007 ha scritto sulla Nuova Venezia, Tribuna di Treviso e Mattino di Padova, autore di corsivi, reportages, articoli di cultura. Sul Gazzettino, dal 1999 al 2001, è stato commentatore e si è occupato di cultura, spettacoli e sport, inviato per due volte al Festival di Sanremo. Dal luglio 2007 è ritornato a scrivere su il manifesto, autore di reportages. Dal 2008 scrive sul Corriere del Veneto, un commento ogni settimana. Scrive saltuariamente su Il Fatto Quotidiano e sul Manifesto. Da marzo 2011 collabora al Corriere della Sera dove scrive anche sul supplemento domenicale La Lettura. Per anni è stato alle prese con uno strano romanzo che ormai non pubblicherà più, ma prima, nel 2007, ne ha pubblicato un altro ben più urgente, Cosa cambia, (Marsilio, Premio Giuseppe Dessì 2008, finalista del Premio Ultima Frontiera 2008). Cosa cambia è uscito in Francia nell’aprile del 2010, tradotto da Jérôme Nicolas, col titolo Ça change quoi, pubblicato dalla casa editrice Les éditions du Seuil, nella collana Fiction & Cie (diretta da Bernard Comment), con un’introduzione di Antonio Tabucchi. Ça change quoi è stato finalista del Prix des Lycéens 2012. Nel 2010, il suo nuovo romanzo, Sentimenti sovversivi/Sentiments subversifs, è stato pubblicato in Francia da Meet, in edizione bilingue, tradotto sempre da Jérôme Nicolas. Nel giugno del 2011, il romanzo è stato pubblicato anche in Italia – con due nuovi capitoli – dalla casa editrice Isbn. Nel 2012 ha pubblicato per la collana digitale Zoom di Feltrinelli, il seguito ideale di Sentimenti sovversivi: il racconto in 10.878 caratteri intitolato Sentimenti decisivi, che l’anno successivo l’editore Feltrinelli ha voluto pubblicare nella stessa collana in versione francese, dal titolo Sentiments décisifs, tradotto da Jérôme Nicolas. Sempre Zoom di Feltrinelli ha pubblicato nel 2015 l’ebook Venezia è laguna (49.688 caratteri, questa volta), che nel 2016 uscirà in Francia, edizione cartacea con la traduzione sempre di Jérôme Nicolas, e sarà pubblicato dalla casa editrice La Contre Allée di Lille.
Qualcuno, un giorno, gli ha fatto notare che riesce a narrare anche attraverso la fotografia. Lui, imbarazzato, replica che gli capita, grazie alla semplicità dell’iPhone, di prendere degli appunti visivi. Che poi, a volte, incidentalmente, diventano a loro volta racconto. Nulla a che fare con la fotografia, però, ammette. La casa editrice francese Éditions de Rouergue gli ha proposto di scrivere un libro fatto di foto e testo. Lui ci ha pensato, ma non ha mai trovato un’idea decente. Nel frattempo ha esposto le sue iPhoneographies alla libreria-galleria Chapitre XII di Bruxelles, all’Osteria Antica Adelaide di Venezia, al Life di Saint-Nazaire e, di recente, alla Galleria Browning di Asolo. Alcune sue foto sono state inserite nel libro Un autre regard sur la France (Métive 2014).