Bloccato da Salvini

Io twitto pochissimo, praticamente mai. Ieri sera, dopo aver ascoltato questo tizio indefinibile augurare attraverso un maldestro e ignorante uso della retorica, la morte ai senatori a vita, ho scoperto che mi ha bloccato. Non so da quanto, perché nemmeno lo seguivo. Mi limitavo, ogni volta che le sue scempiaggini toccavano vette difficili da ignorare, a scrivergli Un bel tacer non fu mai scritto (cit.). La cosa deve averlo profondamente turbato, e spiazzato, soprattutto. Fra le repliche a ogni suo tweet, in mezzo agli osanna dei suoi seguaci e dei trolls creati ad hoc dal suo staff, ci sono sempre centinaia di insulti. Insulti che lui provoca con una lucidità evidente. Si nutre di insulti, il leader del partito razzista di estrema destra, degli insulti suoi e di quelli che riceve. Questa mia frase, invece, deve averlo inquietato. Me lo vedo girare col telefonino in mano, a mostrarla ai suoi collaboratori, a chiedere loro che cosa significhi sta roba qua, tacer, scritto. Ma che è? Sto qua me lo ripete di continuo, deve aver esclamato innervosito. Non trovando risposta soddisfacente fra i suoi illuminati assistenti – mumble mumble – non ha trovato altro da fare se non un semplice clic et voilà, @robfer bloccato. Lo avessi semplicemente insultato, sarei ancora lì. Ieri sera avrei voluto ripeterglielo, che Un bel tacer non fu mai scritto (cit.) dopo quella sua dichiarazione ignobile, rivolta in particolare verso la senatrice a vita Liliana Segre, novantatreenne, che da Milano è andata a Roma per votare sì alla fiducia al governo Conte. Perché quella ignobile dichiarazione non l’ha solo pronunciata nell’aula di Palazzo Madama, ma l’ha anche ovviamente twittata, che è da sempre la sua sola e vera attività. Quando ho visto che mi aveva bloccato, la rabbia che avevo è subito svanita e ho gioito come se avessi vinto il torneo di Wimbledon o la discesa libera di Kitzbühel. Già perché essere bloccato da tizi del genere (anche l’attuale sindaco di Venezia lo ha fatto, nel 2015) equivale a una “medaglia al valor digitale”. Una semplice citazione ha mandato fuori dai gangheri il leader dell’estrema destra italiana più di ogni altro insulto. Mi verrebbe da dire: missione compiuta.

P.s. Chi glielo dice all’ineffabile tizio dell’estrema destra che comunque, se lo vorrò, continuerò a tenerlo d’occhio da altri account? 😂