Venezia è laguna (1)

Ci siamo. Quasi. Venezia è laguna – dopo l’uscita in ebook per Feltrinelli nel 2015 e dopo la traduzione francese di Jérôme Nicolas, cartacea e digitale, pubblicata nel 2016 dalle edizioni La Contre Allée, con una prefazione di Patrick Deville, – esce su carta anche in Italia da Helvetia editrice. Il libro è in terze bozze e, avendo a che fare con uno degli scrittori più anomali mai visti in giro (in senso negativo, nessuna auto celebrazione, credo), l’editrice Helvetia e i grafici di Heads stanno sudando più per causa mia che per il caldo agostano. Temo ci sarà addirittura un quarto giro di bozze. Un record, credo. Ma, oltre alle mie titubanze, metteteci anche la delicatezza di questo libro, dove racconto la mia città attraverso uno degli aspetti più urgenti e drammatici che la riguardano. Sì perché rispetto a quella del 2015, questa versione è ampliata e integrata con tutto quanto è successo in questi ultimi tempi. Mi sono chiesto se fosse il caso di farlo e non ho avuto dubbi, era necessario. Il rischio è che alla fine il libro diventi più un pamphlet e non invece un testo narrativo, una sorta di romanzo breve. Ma ormai le forme narrative hanno assunto aspetti sempre più ibridi, che sfuggono a tutte quelle definizioni o gabbie critiche che avevamo imparato a conoscere e che erano poi così rassicuranti: leggevi un libro e sapevi subito dove incasellarlo, su quale mensola della libreria sistemarlo. Oggi è più difficile, anche se io, sempre, cerco di far scaturire in ogni mio testo anzitutto la sorgente narrativa. A questo proposito, per privilegiare l’aspetto romanzesco, sono intervenuto anche sulla struttura complessiva del libro e ho eliminato nota introduttiva e epilogo, che avevo scritto di getto subito dopo l’elezione, nel giugno 2015, del sindaco imprenditore che nel libro non nomino mai e che non ho voglia di fare nemmeno qui (perché perdonate la superbia, ma il mio libro resterà negli scaffali di qualcuno di voi, in quelli di qualche biblioteca pubblica e quel tizio, che sta contribuendo in maniera determinante alla distruzione della mia città, invece passerà, ce lo scorderemo in fretta, e se sarà ricordato, lo sarà solo in senso negativo, come una sciagura). Ho deciso di togliere anche le tre fotografie delle grandi navi che corredavano il libro e che avevo fatto a Venezia e a Saint-Nazaire, l’altra città in cui si svolge la storia di questo che – dimenticavo – è il primo titolo della collana Taccuini d’Autore. Senza quelle illustrazioni, ovviamente didascaliche, mi auguro spicchi ancora di più la forza evocativa della scrittura, della narrazione.

Venezia è laguna esce su carta da Helvetia editrice in accordo con l’editore Feltrinelli e Walkabout literary agency.

Nella foto, la prova di copertina, opera di Heads. A me piace molto, e a voi?