Nevica su Parigi
Poi può capitare di ritrovarti a Parigi, nei giorni di una nevicata che da anni non si vedeva da queste parti, e allora lavorare davanti alla finestra dello studio d’Auteuil diventa visivamente diverso, tutto più bianco, attutito, soffice e ti domandi se anche la scrittura non possa anch’essa risentire di questi piccoli ma intensi mutamenti cromatici, ambientali, sentimentali. Sì, perché anche i sentimenti, quando nevica (tutta la gamma di sentimenti, non come sono comunemente intesi ormai, cioè solo cuoricini, labbra rosse e emoticon), anche i sentimenti prendono sfumature diverse, altrettanto attutite, soffici. Se nevica dove e quando non te lo aspetti, la tua percezione cambia sintassi, procede su sentieri unici e inediti. E la scrittura, si sa, è sentimento.