Venezia in serie B, grazie Pippo

Alla vigilia della prima giornata del campionato di Lega Pro, il 27 agosto 2016, ho scritto questo articolo, uscito sul Corriere del Veneto. Davo il benvenuto a Pippo Inzaghi, nuovo allenatore del Venezia, partendo da quella piacevole anomalia che lo avrebbe visto – com’è stato – unica e vera star del girone, cercato da tifosi e stampa prima di ogni altro giocatore. Credo non sia mai successo in passato nell’ex Serie C. Non  avevo mai postato qui l’articolo, lo faccio oggi, giorno in cui il Venezia è stato – da pochi minuti – promosso in Serie B. Non scrivevo di calcio quasi dai tempi di Giocando a pallone sull’acqua



C’è un’unica vera star nel campionato di Lega Pro che inizia oggi, quanto meno l’unica star del girone B e appartiene alla squadra del Venezia. Non si tratta di un giocatore, né del presidente italo americano Joe Tacopina. La vera stella della Lega Pro è l’allenatore degli arancioneroverdi, e risponde al nome di Pippo Inzaghi. A qualcuno ancora non sembra vero, e in effetti un po’ tutti, ricevuta la notizia, pensavamo a uno scherzo. Figurati se… Invece, era tutto vero. E anche a dirlo tutto, il vero, alla maggior parte di noi tifosi la prima cosa che è venuta in mente, dopo lo stupore, è stata quella maledetta tripletta che segnò al Penzo il 20 febbraio del 2000, in un Venezia-Juventus 0-4. Tre gol in dodici minuti e il primo, al 79′, segnato dopo che si era aggiustato ben bene il pallone con la mano. Un piccolo settore dello stadio balzò in piedi, tutti quelli – pochi – che si trovavano nell’asse visiva adatta per notare un gesto che solo alla moviola fu evidente, eclatante. Non l’avevamo mandato giù, da queste parti, quel colpo di mano che portò la Juve al raddoppio e tolse ogni speranza a un Venezia che fin lì aveva meritato il pareggio. Non serve scommettere che oggi, quell’episodio lì, oltre a essere caduto in una sorta di prescrizione dei ricordi, gli sia stato perdonato e con gli interessi. Pippo Inzaghi sulla panchina del Venezia in Lega Pro. Se ci pensate bene, sembra un’illazione o, quanto meno, uno scherzo. Che ci farà mai l’ex allenatore del Milan laggiù in fondo, in una categoria che è una sorta di caotico purgatorio dove può succedere di tutto, anche se guidi una squadra ben attrezzata? Da una parte di tratta di una evidente operazione di marketing, di immagine, ottima e indiscutibile, perché il nome Inzaghi è famoso in tutto il mondo e accostato a quello della città più amata al mondo, be’, mica male, no? Dall’altra però sembra un po’ una scorciatoia per provare a ritessere quel rapporto con la comunità dei tifosi smarritasi del tutto negli anni anonimi e ambigui a proprietà russa. Anni di delusioni tali da aver ridotto lo zoccolo duro della tifoseria a poche centinaia di affezionatissimi. E alla fine per ora non è nemmeno bastato il nome di Inzaghi (gli abbonati sono ancora pochi), perché lo sradicamento è stato davvero profondo. Servirà altro, magari coinvolgere finalmente sul serio quei veneziani che hanno fatto la storia recente del Venezia, come Paolo Poggi, ad esempio. Sarebbero stati fantastici anche come coppia sul campo, quei due, avessero mai giocato insieme, Poggi e Inzaghi.C’è però un aspetto che rassicura anche coloro che storcono il naso davanti all’operazione di markentig. A Pippo Inzaghi, nei mesi in cui ha guidato la panchina milanista, è sempre stata contesta la scarsa esperienza, la mancanza della solita e tanto decantata gavetta. E allora, chapeau a Pippo Inzaghi che sembra voler dire: “Mi avete rimproverato la mancata esperienza nelle seri minori? Eccomi qui”. Riparte dal basso, la star della Lega Pro, dimostrando umiltà, buon senso e capacità di rinuncia. Una rinuncia assai rara nel calcio di oggi: vedere del tutto ridimensionato il proprio guadagno. Ricomincio da tre, verrebbe da dire citando il grande Troisi. E non sono i tre gol che mise a segno in quella sciagurata domenica del 2000, ma ricomincio dalla terza serie, con una dose rara di umiltà e con la consapevolezza di quanto disastroso sarebbe per lui fallire questa occasione.

Sì, oggi Venezia ricomincia da Superpippo Inzaghi. E sarà davvero divertente.