Grazie sindaco Brugnaro, ma ora basta.

C’è un dato che ha due tipi di lettura quando qui e sui giornali intervengo a proposito dell’ennesima perla fucsia sfoderata dal sindaco di Venezia: ogni volta gli accessi a questo sito decuplicano. Quando scrivo di libri, di viaggi, di musica, di qualunque altra cosa, i visitatori, quel giorno, sono un centinaio, a volte due. Quando scrivo del sindaco di Venezia, diventano mille, duemila, anche più. Ne saranno felici i pasdaran fucsia, pronti a dire che la notorietà del loro padrone “nutre” anche me. Hanno in parte ragione, anche se la lettura di questi dati è più complessa e credo che comunque, la maggior parte di quegli accessi sia per così dire “consolatoria”, di gente – tanta – che la pensa come me e ha voglia di sentirsi confermare il proprio punto di vista, la propria visione sull’argomento.

Quindi, se da una parte mi lusingano tutti quei lettori, se mi piace vedere il grafico delle statistiche di wordpress che si impenna, il fatto che ciò accada solo se l’argomento è Brugnaro, be’, è deprimente. Allo stesso modo, mi fa piacere che i giornali riprendano quel che scrivo qui, come ha fatto domenica scorsa la Nuova Venezia, che ringrazio, ma, di nuovo, preferisco che i giornali si occupino dei miei libri, delle altre cose che scrivo, dei miei atelier di scrittura e non di me come ipotetico e vago oppositore del sindaco di Venezia. Non ho nulla da opporre, infatti, di fronte a tale soggetto, davanti a tale pochezza. O meglio, posso opporre soltanto le mie parole, messe insieme a cercare di far passare un pensiero, una riflessione. Parole, non parolacce, come fa spesso lui. Solo che poi, alla lunga, uno scrittore ha voglia di scrivere storie, e non di essere costretto a occuparsi di uno smargiasso a cui interessa solo fare il fenomeno ogni giorno, essere ovunque, sempre in mostra e raramente in municipio a fare sul serio il sindaco. Brugnaro sta facendo il (pessimo) testimonial di Venezia anziché rivestire appieno la sua carica istituzionale. Certo, queste cosa bisogna dirle. Scriverle. È doveroso. Ma cosa posso aggiungere dopo aver ripetuto a ogni occasione che il tizio Brugnaro Luigi, come si firma lui, è del tutto inadeguato a fare il sindaco di una qualunque città? Commentare e criticare ogni sua smargiassata sta quasi diventando un mestiere. Un mestiere che non mi piace. Perché è sgradevole occuparsi di una persona fuori luogo, fuori contesto, che riempie i suoi vuoti argomentativi a volte di nulla, spesso di volgarità. Per questo, ringraziando il sindaco per aver indirettamente aumentato il traffico di questo sito, ora basta. La smetto di occuparmi delle sue volgarità, delle sue ottusità, della sua inadeguatezza assoluta. Lo farò magari trasversalmente, occupandomi non di lui ma dei temi che riguardano Venezia. Egli è e sarà una sciagura per la mia città, fa e farà danni forse irrecuperabili, ma quel che dovevo dire l’ho scritto fin dalla primavera scorsa. Ora basta, ho un sacco di cose più belle e importanti da fare, da leggere e da scrivere. Gli accessi a questo sito diminuiranno, sicuro, ma, in tutta franchezza, non me ne importa un fico secco.