Lidovagando (7). Nastassja forever.
Così, quando mancano pochi giorni alla fine, inizia il toto vincitori. Si fa la somma delle stellette attribuite dal critico x al film y, si intersecano attraverso coefficienti complicatissimi le dosi di applausi alla proiezione stampa con quelli alla proiezione per il pubblico, il tutto filtrato dall’accurata analisi – uno per uno – di tutti i componenti della giuria, con una particolare attenzione, ovviamente, per il presidente della giuria, i suoi gusti, eccetera. È un gioco irrinunciabile e puntuale, che scatta a ogni edizione, che non c’azzeca quasi mai e che – soprattutto – si innesca quando la soglia di noia da festival (noia che nulla ha a che fare col programma o con l’ambiente in sé, ma che è figlia del rituale quotidiano di film, film e film) supera il livello di guardia. Ma per me la vincitrice è quell’attrice appesa lassù, nella foto. Anche se non recita in nessun film, anche se tanti giovani nemmeno sanno chi sia, ormai, Nastassja Kinski.